mercoledì 2 maggio 2012

L'importanza della radio prima e dopo dell'avvento del digitale

L'invenzione

Nel 1860 il fisico James Clerk Maxwell riuscì a dimostrare con delle equazioni differenziali la correlazione tra campo magnetico e campo elettrico dando prova dell'esistenza delle onde radio. Heinrich Rudolf Hertz verificò sperimentalmente l'esistenza di queste onde, ma nessuno dei due ritenne possibile un'applicazione tecnologica di questi studi. Tuttavia essi crearono l'interesse per la comunicazione senza fili tra i fisici del tempo. Edison per esempio  sfruttò un meccanismo di trasmissione a induzione elettrica, fondato principalmente sull'utilizzo di un magnete, per inviare segnali lungo le linee ferroviarie a favore della sicurezza pubblica, mentre intorno agli anni '90 dell'Ottocento Nikola Tesla e Guglielmo Marconi facevano esperimenti basati sul lavoro di Hertz.
Tesla fu uno dei primi a brevettare un mezzo per produrre affidabilmente correnti a radiofrequenza, ma Marconi riuscì ad emettere segnali radio per un miglio alla fine del 1895. La sfida continuava: nel 1896 Tesla ricevette segnali senza fili trasmessi da un laboratorio a 30 miglia di distanza; nel 1901, Marconi rivendicò di aver ricevuto segnali transatlantici in radiofrequenza di giorno ad una lunghezza d'onda di 820 kHz. Ci fu inoltre una vera e propria battaglia legale per quel che riguardava i diritti dell'uno e dell'altro, e della validità di alcuni brevetti. Ancora oggi l'identità dell'invenzione è contenziosa. L'invenzione chiave per la venuta della "trasmissione senza fili di dati usando l'intera frequenza dello spettro" è stata attribuita a vari inventori e ricercatori.

Il primo programma radiofonico
 
La radio di Marconi però non era sufficientemente sviluppata, ed era impossibile trasmettervi dei suoni ben articolati. A questo risultato giunse per primo Reginald Fessenden, che nel 1900 fu in grado di trasmettere a circa un chilometro e mezzo di distanza, un breve messaggio vocale. Tuttavia le trasmissioni di Marconi, meglio pubblicizzate, fanno spesso credere ancora oggi che sia stato lui l'inventore della radio. Il 24 dicembre 1906 Fessenden trasmise il primo programma radiofonico della storia: parole e musica vennero udite nel raggio di 25 km dalla stazione trasmittente situata a Brant Rock sulla costa del Massachusetts. La radio era pronta per entrare nelle case di tutto il mondo.

Diffusione della radio come mass medium

Negli anni '20 inizia a concretizzarsi l'idea di diffondere contenuti sonori alle masse: nasce la radio come mezzo di comunicazione di massa. Il termine tecnico per una tale diffusione è broadcasting, che indica una comunicazione unidirezionale da uno verso molti. Nascono quindi diverse emittenti radiofoniche che si dividono principalmente in radio generaliste e radio tematiche: le prime trattano argomenti di varia natura, le altre sono incentrate prevalentemente in una direzione, ad esempio politica, musicale, di attualità, ecc. La radio ha un ruolo altamente innovativo nella vita delle persone: le notizie di cronaca vengono ora annunciate in diretta, in qualsiasi momento, ed è possibile ascoltare facilmente le canzoni e anche le pubblicità e la propaganda politica prendono piede. In Italia durante la Prima Guerra Mondiale era stato usato il radiotelegrafo per scopi militari, e una legge ne proibiva l'uso ai civili. Durante il fascismo fu il ministro delle poste Ciano a intuire la grande potenzialità della radio e a favorire con alcuni decreti legislativi la nascita della prima emittente italiana, l'Unione Radiofonica Italiana. Nel 1925 un decreto regio stabiliva il monopolio assoluto dello Stato sulle comunicazioni senza fili, e tutte le radio emittenti preesistenti confluirono nell'URI, che cambierà poi nome in EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) e successivamente in RAI (Radio Audizioni Italia).

[ Nascita delle radio emittenti più importanti in ordine cronologico:
  • 1920, nasce la KKA, prima radio generalista privata negli USA.
  • 1921, a Parigi viene montata sulla Torre Eiffel l'antenna radio che diffondeva le prime trasmissioni.
  • 1922, in Gran Bretagna nasce la BBC; a Chicago viene istituita la prima radio tematica musicale.
  • 1924, in Italia nasce l'URI. ]

La radio oggi

Al giorno d'oggi, nonostante la "competizione" con la televisione, la radio è ancora uno dei mezzi di comunicazione più importanti e più seguiti. Nel nuovo millennio la radio italiana ha ritrovato un successo straordinario con ascolti altissimi. Un sondaggio del 2004 rileva che il 45% degli italiani preferiscono la radio alla televisione, probabilmente perchè la radio conserva sempre un ruolo educativo ma anche di divertente intrattenimento, in opposizione alla "TV spazzatura". La radio, soprattutto quella musicale, è in grado di condizionare i gusti del pubblico molto più del previsto con le proprie programmazioni. Anche la radio generalista ritorna ai trionfi del passato.
Il successo della radio dopo il 2000 è dovuto pure all'evoluzione di Internet (web 2.0) che diventa quasi una parte indissolubile di questo mezzo.

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