giovedì 14 giugno 2012

Guida alla taratura degli impianti audio con strumenti Open Source e gratuiti

Perché mettere le mani in un impianto Hi-Fi per regolarlo? Chi ne ha bisogno di solito è un audiofilo, invece credo che nella maggior parte dei casi la musica che ascoltiamo potrebbe essere molto meglio, se solo prestassimo un minimo di attenzione alle impostazioni dell'impianto stereo che stiamo usando.
Ecco come il nostro computer e pochi altri strumenti ci possono venire incontro per aiutarci a fare tarature e regolazioni. A costo zero, o quasi, e un po' di buona volontà possiamo:

  • ottimizzare il nostro costoso stereo nell'auto
  • ottimizzare l'allestimento audio alle feste che organizziamo
  • sopperire alle mancanze dell'audio del PC o della TV, rendendo il suono "meno peggio" di quanto è solitamente (chi mai ha mai messo le mani all'equalizzatore delle impostazioni della scheda audio del computer??)

Mi sono scontrato con la necessità di "tarare" un impianto audio quando sono entrato nell'ambiente degli Hi-Fi per automobili. A meno degli allestimenti di serie o di installazioni molto semplici e limitate, normalmente è proprio necessario regolare le diverse parti dell'insieme per far lavorare ognuna nelle condizioni migliori e per garantire una risposta complessiva fedele alla musica registrata. Altrimenti, nel peggiore dei casi, si incorre addirittura in danni.
Digital Audio Analyser, il software libero
presentato in questa pagina.
Quest'operazione normalmente è un compito esclusivo della cerchia stretta degli installatori professionisti, che hanno tutte le attrezzature necessarie per effettuare le diverse misurazioni e conoscono le tecniche giuste. Il loro monopolio per questo servizio è fatto pagare con costi per la manodopera decisamente alti.

Cosa si può fare? Sicuramente per i risultati migliori bisogna rivolgersi a loro, tuttavia il panorama del software open source ci offre soluzioni amatoriali per avere a casa nostra, a fronte di una piccola spesa, un'attrezzatura simile a quella dei professionisti. Possiamo usare un oscilloscopio software come quello presentato in questo articolo di Elettronica Open Source, rigorosamente open source, oppure Visual Analyser, freeware.
Una schermata di Visual Analyser,
ecco la pagina dello sviluppatore
L'interfaccia di acquisizione del suono può essere semplicemente un microfono di buona qualità, che non costa più di qualche decina di euro nel peggiore dei casi.
Per chi vuole usare questi strumenti software a costo zero per altre misurazioni, infatti per la progettazione elettronica gli oscilloscopi hanno numerosi utilizzi, è possibile abbinare alla scheda audio del pc qualcosa come questa scheda di interfaccia di Nuova Elettronica. Gli unici difetti sono la scarsa qualità (anche se, di fronte al costo irrisorio del dispositivo, forse è irrilevante) e il limite alle sole frequenze della banda audio.

L'ultimo aspetto della taratura di un impianto audio è la scelta delle tracce audio da riprodurre per effettuare le diverse misurazioni. Servono una serie di suoni puri, di rumori bianchi e rosa e quanto altro: oltre alle versioni commerciali il panorama di contenuti free ci offre il Free audio Test CD di Magic Audio, una valida soluzione.

Download rapido --> Digital Audio Analyser <--
Download rapido --> Visual Analyser <--
Download rapido --> Free audio Test CD .wav <--

mercoledì 13 giugno 2012

Anni '60, i tempi cambiano...arriva il Rock! - Parte II

The Doors
Parlando di chitarre elettriche bisogna considerare Jimi Hendrix, il numero uno secondo la rivista Rolling Stone (classifica 100 chitarristi migliori), che ha saputo creare un nuovo sound anticipando alcuni generi come il rock psichedelico e influenzando così gruppi molto famosi. Un valido esempio sono gli inglesi Pink Floyd, anch'essi attivi all'incirca dalla metà degli anni Sessanta, che si sono poi cimentati nel progressive rock; un altro sono gli statunitensi Doors, "capitanati" dal grande Jim Morrison che incarna a pieno la figura del giovane ribelle e poeta maledetto, morto tra l'altro in circostanze sospette a 27 anni.
I Pink Floyd hanno lasciato una produzione vastissima, per cui è difficile rappresentarli con una canzone, ma ritengo degna di nota Another brick in the Wall. Lo stesso discorso vale per i Doors, ma in questo caso è d'obbligo menzionare Light My Fire, la canzone che ha ottenuto più riconoscimenti. 
The Velvet Underground
Dello stesso periodo sono i Velvet Underground, un gruppo di grande successo che ha avuto un'influenza enorme sulla storia della musica rock anticipando di parecchi anni il rock alternativo, il punk rock, la musica new wave e altri generi. Una canzone molto famosa dei Velvet Undergound è Sunday Morning.


Festival di Woodstock (1969)
Nell'estate del 1969 viene organizzato il primo, storico Festival di Woodstock, una grande manifestazione hippy che vede 500.000 giovani uniti dai loro ideali di pace, amore e fratellanza dormire per tre notti in tenda o in camper in una zona rurale dello stato newyorkese. 
Questo evento è parte ovviamente anche della storia del rock, in quanto una trentina circa di gruppi e artisti si esibirono ininterrottamente. Tra questi ricordo Jimi Hendrix e gli Who. L'invito fu mandato anche ai Beatles che però rifiutarono per un capriccio di John Lennon: voleva che l'invito fosse esteso anche agli Ono Plastic Band; ai Doors, che però stavano attraversando un periodo difficile a causa di alcuni problemi legali. In ogni caso il festival fu per i partecipanti indimenticabile, e rimase impressa nella storia la canzone di chiusura: The Star-Spangled Banner, l'inno statunitense interpretato da Hendrix in chiave critica, con suoni distorti e forti che ricordavano volutamente i rumori della guerra in Vietnam, contro cui stavano protestando.



martedì 12 giugno 2012

Anni '60, i tempi cambiano...arriva il Rock! - Parte I

Beach Boys all'Ed Sullivan Show

Negli anni '40 e '50, come abbiamo visto precedentemente (clicca qui), negli Stati Uniti si era sviluppato il rock and roll, che aveva riscosso molto successo tra i giovani. Lo affiancava la surf music, la musica nata per la spiaggia: verso la fine degli anni '50 in California meridionale i giovani che amavano surfare diedero vita a questo genere che è ben rappresentato dai Beach Boys sebbene essi facciano parte della seconda ondata di surf rock (una canzone tipo è Surfin' USA).


Mick Jagger e Keith Richards
Le nuove generazioni americane erano pronte, negli anni '60, ad accogliere nuove tendenze, tendenze che però arrivarono inaspettatamente dal Regno Unito, e soprattutto dall'Inghilterra. Si parla infatti di British Invasion, quel fenomeno che va dal 1958 al 1969 circa e che vede come protagonisti diversi gruppi emergenti; i più importanti? Certamente i Beatles, ma non sono assolutamente da sottovalutare i Rolling Stones, i Cream, i Kinks, gli Who e gli Animals.
I Kinks
Ognuno di questi gruppi ha contribuito all'evoluzione del rock and roll: i Rolling Stones hanno esaltato le chitarre e la batteria incalzante, i Kinks hanno inciso la prima canzone hard rock nel 1964, You Really Got Me, i Beatles hanno raccolto e arricchito moltissime influenze musicali, tra cui il rock psichedelico, in cui hanno immesso l'uso del sitar e in alcuni casi del mellotron, creando nuovi sound. Gli Who hanno influenzato molti artisti Britpop successivi tra cui i Blur e gli Oasis, ma ancor prima hanno gettato le basi per il punk rock.
Negli anni sessanta non sono solo le chitarre elettriche con il nuovo effetto della distorsione a dare spettacolo. Fanno sentire la propria voce alcuni grandi "urlatori" tra cui Mick Jagger (Satisfaction), Paul McCartney (Helter Skelter), Roger Daltrey (Baba O'Riley), Eric Burdon (House of the rising sun).

lunedì 11 giugno 2012

Web radio, le radio in streaming online - vantaggi, svantaggi e how to

La diffusione broadcast di musica attraverso la radio è uno dei maggiori strumenti attraverso i quali la gente ascolta musica. Questo argomento è stato già trattato da Valerio nell'articolo "L'importanza della radio prima e dopo dell'avvento del digitale", io vi parlerò invece di come Internet ha generato le Web radio.

Come si fa?

L'implementazione di canali di diffusione broadcast per la musica mediante Internet è relativamente semplice, il metodo adottato è quello dello streamingPer creare radio online bastano un PC dalle caratteristiche medie, cuffia, microfono e una connessione in banda larga: per il resto si può iniziare utilizzando alcuni software gratuiti e intuitivi da utilizzare. Il metodo più semplice ed economico per produrre uno stream audio è quello del SHOUTcast, partendo dalla pagina del produttore basta seguire pochi semplici step!
Per chi vuole chiarirsi meglio le idee prima di cominciare ecco una guida dettagliata, by Geekissimo.

Per ascoltare i numerosi stream, online in ogni momento, spesso basta semplicemente attivare il player flash sulla home page della radio, in alternativa basta sfruttare le apposite funzioni di un player video come VLC media playerWinamp, o molti altri.

Perché una radio su Internet?

Riassumendo quanto viene detto in questo articolo di Geekissimo, ecco tre validi motivi per cui abbiamo bisogno di una radio online al posto della solita radio FM.
  • La copertura è globale, o almeno ovunque arrivi una connessione Internet. Non tutti abbiamo la fortuna di abitare in una zona con una buona copertura FM, ecco la soluzione a questo inconveniente.
  • Una volta connessi, siamo subito sintonizzati senza la necessità di dover cercare la frequenza locale. Viaggiando in auto vorremo poterci connettere alle nostre stazioni preferite sempre ma le frequenze cambiano da una provincia all'altra: collegando lo smartphone all'Hi-Fi la ricezione è immediata.
  • La qualità è migliore, non sentiremo più disturbi e fruscii sulla nostra trasmissione preferita.

Le Web radio ed i generi musicali meno diffusi

Questo strumento è stato un sollievo per tutti quelli che ascoltano generi musicali poco popolari e non diffusissimi. A proposito so che Stefano, un mio amico, ama la musica Techno Hardcore ed ascolta di sovente le radio in streaming per tenersi aggiornato con le ultime produzioni. Dice di esserne entusiasta e consiglia a tutti queste stazioni:
Che dire.. se qualche nostro lettore è un patito di questo genere e vuole aggiungere qualcosa mi fa piacere sentire altri pareri a riguardo!

Web radio al Poli

Anche il Politecnico di Torino si fregia di una sua radio online, si chiama Onde Quadre ed è gestita da un gruppo nutrito di studenti. Trasmette musica 24 ore su 24 e sono pianificati programmi che trattano ognuno generi musicali ed argomenti diversi. Da quando l'ho scoperta ho ascoltato spesso la sua musica, è un progetto riuscito e ben fatto!

Le radio FM e il Web

Che rapporto hanno le radio FM "mature" con questa nuova tecnologia? Certamente non è di concorrenza, anzi, è un'opportunità che sfruttano ampiamente. Basta visitare la home della nostra radio preferita e potremo ascoltarla anche da qui, inoltre dato il suo carattere economico lo streaming viene spesso usato per creare alcuni canali monotematici dedicati.

Davide

mercoledì 6 giugno 2012

Le origini, l'evoluzione e i grandi nomi del Rock 'n' Roll

Chuck Berry
Il rock and roll (o rock & roll o anche rock 'n' roll) è un sottogenere della musica popolare, nato negli Stati Uniti tra gli anni '40 e '50 sotto l'influenza di jazzblues, rhythm and blues, boogie woogiegospel, country e folk. Inizialmente pianoforte e sassofono sono gli strumenti principali, ma vengono presto sostituiti dalle chitarre elettriche, dal basso e dalla batteria, che "alzano" il volume e accelerano il ritmo, incalzando il pubblico a ballare. Nei canti gospel veniva spesso usato il termine rocking per indicare una sorta di estasi mistica, e Roy Brown nel 1947 incise Good Rocking Tonight
In breve molti titoli simili furono sfornati da altri cantanti e infine il  rock and roll prese il nome dallo show "The Moon Dog House Rock 'n Roll Party" del dj Alan FreedDal momento che questo sottogenere nasce dalla fusione di vari generi, e solo in seguito gli viene dato un nome, ovviamente è impossibile definire con certezza quale sia stata la prima registrazione rock and roll. Lo storico della musica Peter Guralnick indica Rocket 88 di Jackie Brenston and his Delta Cats, per molti altri invece possono essere canzoni più conosciute come  Rock Around the Clock di Bill Haley o Maybellene e Roll Over Beethoven di Chuck Berry (trovate qui la lista dei "candidati"). La rivista Rolling Stone ritiene però che sia That's All Right (Mama) di Elvis Presley il primo album rock and roll.


Il rockabilly
Elvis Presley


Negli anni '50 si sviluppa una nuova forma di rock and roll, il rockabilly, che si riavvicina alla musica country e blues. Famosi cantanti rockabilly sono per esempio Elvis PresleyCarl PerkinsChuck Berry, e Johnny Cash. Secondo molti Chuck Berry è colui che ha inventato il rock, oltre ad essere il re del rock and roll, ma sicuramente quando si parla di Re del Rock and Roll il primo pensiero va ad Elvis Presley, appunto soprannominato "The King". Alcuni esempi di canzoni rockabilly sono Folsom Prison Blues di Johnny Cash, Blue Suede Shoes di Perkins e Heartbreak Hotel di Presley. Il rockabilly avrà in seguito una grande influenza sulla British Invasion e in particolare sulle canzoni d'autore dei Beatles, soprattutto grazie ad artisti come Buddy Holly e Chuck Berry.
Buddy Holly

La fine della stagione d'oro del rock and roll si ha tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60, in concomitanza con The Day the Music Died, ossia il giorno in cui Buddy Holly e altri cantanti rockabilly persero la vita in un incidente aereo.







mercoledì 30 maggio 2012

La digitalizzazione della musica

L'evoluzione degli strumenti di registrazione musicale

I primi strumenti in grado di registrare musica dal vivo e riprodurla compaiono intorno alla fine del Novecento e sono di tipo meccanico. Il primo in assoluto è il cilindro fonografico di Edison, che a partire dal 1910 viene rimpiazzato dai  dischi per grammofono, in particolare dal grande "78 giri" in gommalacca e più tardi dai 45 e 33 giri (rispettivamente singoli e LP) considerati più pratici e resistenti a causa delle dimensioni inferiori e delle proprietà del vinile.
Ormai sono strumenti obsoleti ma i genitori e i nonni di oggi ricordano sempre con nostalgia la loro collezione, e c'è ancora chi li conserva accuratamente. Intorno agli anni '20 del XX secolo vengono inventati anche i primi strumenti elettrici, quali microfoni, altoparlanti e mixer, che permettono di amplificare e modulare il suono. Svolta fondamentale ai fini della registrazione è l'invenzione del nastro magnetico, in poliestere e acetato, inventato dai tecnici del suono tedeschi nel 1930 e tenuto nascosto fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando soldati americani lo trovano e riportano in patria per esaminarlo. L'importanza del nastro magnetico sta nel fatto che oltre a registrare audio di buona qualità consente di duplicarlo senza grosse perdite e di effettuare registrazioni di durata anche molto lunga. Inoltre con migliorie successive diventa possibile registrare audio stereo, ossia mantenendo più tracce separate e indirizzandole in canali diversi,  ed applicare effetti speciali. Un'ulteriore evoluzione della registrazione musicale avviene negli anni '80 con l'invenzione della registrazione digitale e del Compact Disk.

Quali sono le conseguenze della digitalizzazione musicale?

Innanzitutto con la registrazione digitale diventa possibile creare infinite copie identiche all'originale, fattore che le case discografiche sono costrette a vedere come pro e come contro: il vantaggio è che i costi di produzione sono bassissimi e i tempi brevi, l'aspetto negativo invece è la pirateria musicale, che si può intendere come la condivisione pubblica di prodotti o opere protetti da copyright con violazione dei termini d'uso (atto illegale), e che essendo un fenomeno molto diffuso intacca fortemente il guadagno dell'industria discografica. Altre caratteristiche del file audio digitale sono la qualità eccellente del suono e la possibilità di correggere gli eventuali errori molto facilmente. A prescindere dal rispetto o meno dei copyright però, è evidente che la larga diffusione di musica in rete contribuisca a promuovere continuamente nuovi artisti o nuovi album e a consolidare la fama di artisti di successo.
Guitar Hero World Tour
Se da un lato diminuiscono gli acquisti di CD, dall'altro si sviluppano nuove forme di commercializzazione della musica: nascono gli shop on-line di articoli musicali come l'iTunes Store, che rendono facile e veloce l'acquisto direttamente sul computer o sui lettori musicali portatili, videogiochi puramente musicali come quelli della serie "Guitar Hero" in cui spesso è presente uno store on-line per ampliare la scelta di brani da cantare e suonare. E' sorprendente (almeno secondo il mio parere) il successo del mercato delle suonerie telefoniche, che hanno un'utilità assai limitata e costi svantaggiosamente sproporzionati, soprattutto contando che per acquistare una sola suoneria occorre generalmente attivare un abbonamento. La digitalizzazione musicale ha già portato molti cambiamenti nella vita delle nuove generazioni, ma la tecnologia è in continuo sviluppo e chissà cosa vedremo in futuro!

domenica 27 maggio 2012

Google ricorda Robert Moog con un doodle dedicato al suo sintetizzatore


Il 23 maggio scorso la home di Google si è fregiata di un Doodle particolare, un sintetizzatore (funzionante!) che riproduce il Minimoog di Robert Moog.
Un'autentica pietra miliare nella storia della musica, forse è un po' lontana dai nostri tempi. Oggi infatti sono disponibili sintetizzatori/sequencer software come Fruity loops (FL Studio), Cubase, Ableton o il gratuito Lmms (Linux Multi Media Studio), che possono funzionare ottimamente su computer di medio livello. Questi strumenti sono a dir poco straordinari per la loro flessibilità: permettono ai Dj di creare canzoni best seller, però sono accessibili anche ai profani. A meno di pagare gravose licenze d'uso (forse per un uso amatoriale è meglio scegliere Lmms, altrettanto valido) ognuno può provare a comporre canzoni, usando nulla di più che il proprio personal computer.

Facciamo però un balzo indietro nel tempo:
Uno dei primi strumenti musicali elettronici è stato il Theremin di Léon Theremin. Questo apparecchio molto semplice sfrutta l'interferenza prodotta dalle mani del musicista tra due antenne per produrre un suono simile a quello di un violino o della voce umana. La tecnologia utilizzata non è nulla di eccezionale e forse anche i suoi usi sono limitati, ma non manca chi lo ha usato per fare musica.
Addirittura non manca chi ancora oggi si cimenta in realizzazioni amatoriali simili al Theremin, utilizzando componenti discreti o microcontrollori, sfruttando sempre le proprietà delle onde radio oppure attraverso un più semplice sensore di luce (che viene "suonato" oscurandolo con le mani). Possiamo trovare una ricca selezione di progetti su Instructables.

Modello del Minimoog conservato al museo di Monaco,
Germania. Fonte: Wikimedia Commons Autore: Wolfgang Stief
Il Minimoog di Robert Moog assomiglia per certi versi al Theremin. Troviamo degli oscillatori elementari, che permettono di produrre un timbro sonoro personalizzabile in frequenza e forma insieme ad una tastiera per comporre la melodia vera e propria, dei distorsori, alcuni registratori e strumenti per mixare assieme i diversi layer sonori prodotti.
Sebbene Moog non abbia inventato il sintetizzatore musicale, il suo lavoro è comunque stato determinante perché prima di lui questi strumenti erano ingombranti e costosi (come del resto il suo Moog modular), ma con l'introduzione del Minimoog è stata possibile la loro diffusione a molti più artisti e ancora si è iniziato a portarli sul palco alle esibizioni dal vivo.

Due parole su di lui, cito la biografia nella pagina dedicata a lui su Wikipedia:
Pioniere della musica elettronica, si laureò in ingegneria elettronica alla Columbia University. Fu l'inventore di uno dei primi sintetizzatori musicali a tastiera nel 1963, utilizzando le sonorità del Theremin. A partire dalla fine degli anni sessanta i sintetizzatori di Moog divennero i più apprezzati e il nome stesso "Moog" si tramutò in sinonimo di sintetizzatore. Proprio nel momento in cui il modello Minimoog stava per ottenere successo internazionale, Moog dovette vendere la proprietà dell'azienda omonima per la produzione di strumenti musicali da lui fondata, rimanendone comunque il direttore.
Questo strumento permise l'uso di sonorità nuove, tracciando un'innovazione nella storia della musica rock. Importanti furono contributi di musicisti come Herbert Deutsch e Walter Carlos che lo aiutarono nella progettazione. Fu proprio di Walter Carlos il primo successo discografico (basato sulle notazioni classiche di Bach) suonato interamente con il MoogSwitched on Bach. Molti gruppi usarono il Moog e ilMinimoog, tra questi i Tangerine Dream. Tra gli utilizzatori di questo sintetizzatore anche Keith Emerson e Rick Wakeman.
Moog è morto il 21 agosto 2005 a causa di un tumore al cervello.
Questa biografia è stata tratta da una pagina Wikipedia, è dunque materiale protetto da una licenza CC "Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported". Dunque modifico la licenza di questa parte per permetterne l'uso a fini commerciali, come richiesto da Wikipedia.





lunedì 21 maggio 2012

La musica in TV

L'atto di nascita del televisore può essere considerato la sua dimostrazione nel  centro commerciale Selfridges di Londra da parte dell'ingegnere scozzese John Logie Baird nel 1925, sebbene le basi tecnologiche dell'apparecchio fossero state gettate dall'inventore russo Vladimir Koz'mič Zvorykin intorno al 1920. Ovviamente da allora sono stati fatti moltissimi progressi, e in ambito tecnologico e nello sviluppo delle molteplici applicazioni di questo strumento. Come per la radio, anche la televisione si può suddividere in pubblica o privata e in generalista o tematica. In Italia la televisione pubblica è il servizio Rai gestito dallo Stato, finanziato dai cittadini attraverso il canone (tassa obbligatoria) e anche dalla pubblicità; la televisione privata è invece gratuita perché finanziata esclusivamente dalla pubblicità o a pagamento nel caso della Pay TV, un servizio aggiuntivo per vedere spettacoli in esclusiva o in prima visione. Per quanto riguarda poi la televisione generalista, essa offre una varietà di contenuti eterogenei: telegiornali, talk show, film, serie televisive, documentari, cartoni animati,ecc. La televisione tematica si dedica pienamente ad uno di questi generi, ad esempio esistono canali che trasmettono 24 ore su 24 cinema, sport, news, musica, documentari, o altro ancora.

I programmi tv musicali: un nuovo modo di "vedere" la musica.

Gli anni '50-'60 sono gli anni d'oro della televisione, sebbene il costo elevato degli apparecchi limitasse a pochi eletti la possibilità di averne uno in casa. Tuttavia questo fattore spingeva a una visione collettiva del nuovo mezzo, nei bar, nelle case di amici e parenti, o dei vicini e nascevano negli anni '50 i primi telequiz italiani, Il Musichiere e Lascia o raddoppia?. Nel 1951 fu trasmessa in tv la prima edizione del Festival di Sanremo, la prestigiosa competizione musicale nazionale che ha visto nascere e reso famosi personaggi ormai consacrati nella storia della canzone italiana e che da allora si ripete ogni anno, costituendo un importante evento mediatico al pari di Miss Italia. Il festival ha ispirato per di più una manifestazione simile ma di livello internazionale: Eurovision Song Contest. Nel 1956 è nato anche il celebre varietà Canzonissima, andato in onda fino al 1975 sulla Rai, che raccoglieva comici, cabarettisti, ballerine e quant'altro, e a fine anno promuoveva una gara di canzoni abbinata a quella che attualmente è conosciuta come Lotteria Italia.
Un altro programma musicale molto apprezzato era lo Zecchino d'Oro, una manifestazione internazionale di musica per bambini volta alla creazione di opere per il mondo dell'infanzia.
Ed Sullivan
In tv la musica non si ascolta soltanto ma si vede: orchestre, cori, coreografie ed immagini che accompagnano la melodia rendono lo spettacolo ancora più speciale. Nel 1948, Ed sullivan ideò e condusse il Toast of the Town, programma televisivo della CBS che nel 1955 avrebbe modificato il nome in The Ed Sullivan Show. Questo programma conobbe il successo grazie alla varietà di generi di intrattenimento proposti: dall'opera al rock, dalla recita teatrale al balletto. Raccolse un gran numero di fedeli telespettatori il cui interesse era costantemente stimolato, sia dalla bravura del conduttore che dai celebri ospiti che apparivano e spesso si esibivano in studio. Grandi nomi hanno contribuito nella storia dell'Ed Sullivan Show: Dean Martin, Jerry Lewis, Aretha Franklin, Nat King Cole, Nina Simone, i Doors, gli Animals,  i Rolling Stones, e coloro che fecero letteralmente impennare gli ascolti: Elvis Presley e i Beatles, rispettivamente con 60 e 73 milioni di telespettatori collegati. Una divertente curiosità a riguardo:

I due scoop seguirono due percorsi diversi: Elvis Presley fu inizialmente bocciato da Ed Sullivan che, secondo le note biografiche di Michael David Harris, affermò di voler preservare un'audience familiare, consentendo così al The Tonight Show condotto dal suo rivale storico Steve Allen di lanciare Elvis con un anticipo di due settimane. Memore dello smacco subito, Ed Sullivan si rifece, con gli interessi, contattando i Beatles quando ancora non erano famosi negli Stati Uniti, e anzi fu proprio il suo interessamento, oltre a quello di Brian Epstein, a convincere la casa discografica Capitol di migliorare la promozione dei loro dischi; e il successo fu immediato. 
(Wikipedia, The Ed Sullivan Show)

L'Ed Sullivan Show trasmise l'ultima puntata il 6 giugno 1971. Dieci anni dopo, il 1° agosto 1981, fu lanciato per la prima volta MTV, un altro programma televisivo statunitense a carattere squisitamente musicale. Esso è ancora ad oggi uno dei canali più seguiti in quest'ambito, interessante per la trasmissione di video musicali e concerti live, e per le classifiche e i sondaggi proposti (proprio da questa emittente ha preso origine il concetto di VJ). La larga diffusione di video musicali ha oltre allo scopo di intrattenere, anche quello di promuovere, pubblicizzare e diffondere canzoni vecchie e nuove, di consentire ai telespettatori di acculturarsi in ambito musicale e di conoscere la storia di artisti famosi grazie agli speciali e alle interviste. MTV promuove anche concerti dal vivo nelle piazze di alcune città con il programma TRL e riconoscimenti agli attori e ai registi che hanno risosso più successo nel corso dell'anno (MTV Video Music Awards).
I video musicali riscuotono un forte successo anche sul web, a partire da YouTube, ma questa è un'altra storia...

martedì 15 maggio 2012

L'iPod: il genio di Jobs e la sua più grande creazione

Ecco un documentario riguardo alla Apple che mi ha colpito particolarmente.

Purtroppo non ho trovato una versione tradotta o sottolineata, tuttavia sono disponibili sottotitoli in inglese che aiutano anche chi non è particolarmente familiare con la lingua. In qualche decina di minuti viene analizzato il lavoro geniale di Steve Jobs per lanciare l'iPod ed altri prodotti di quegli anni.
Questo accessorio a mio avviso non è stato solo un componente della rivoluzione digitale, addirittura ne è stato uno stimolo. Questo lettore mp3 fuori dai canoni per la sua efficacia ha reso il gesto di ascoltare la musica uno status symbol, addirittura le classiche cuffie bianche sono diventate un gadget capace di magnetizzare l'attenzione di tutti se indossate da gente che conta.

Dopo il ritorno di Steve Jobs alla Apple nel 1996 inizia un grande cambiamento nell'azienda, per esempio viene lanciato L'iMac, il computer che fa breccia tra i giovani e apre la strada al cambiamento. In contemporanea  Napster abitua gli utenti a scambiare mp3, quindi sfruttando questo fenomeno Soundjam viene modificato e nasce iTunes: la musica viene sposata con i Mac.

Il mercato è pronto per l'iPod, un lettore mp3 come tanti altri, ma unico perché si rivela semplice ed eccellente allo stesso tempo. Di qui si continua rispondendo alle richieste del mercato, guardate i video per vedere il seguito!

The iPod Revolution - Part One
The iPod Revolution - Part Two
The iPod Revolution - Part Three
The iPod Revolution - Part Four
The iPod Revolution - Part Five


lunedì 7 maggio 2012

I DRM per la musica, i metodi di protezione dei diritti "lato utente"

DRM is Killing Music
Il logo della campagna contro i DRM,
fonte:  voidstar.com. Questo simbolo
riprende lo slogan "Home Taping is
Killing Music
", di una campagna del BPI
contro l'infrazione del copyright.
I DRM (digital rights management) sono tutti quei sistemi anti-copia che permettono ai produttori di software, video o audio di controllare l'uso dei propri prodotti da parte degli utenti. Chi introduce questi elementi impedisce l'accesso ai contenuti o blocca il funzionamento degli applicativi a chi non ne ha il diritto.

Di per se potrebbe essere un espediente legittimo: chi può biasimare un autore che cerca di bandire gli scrocconi e farsi pagare effettivamente il proprio lavoro?
Tuttavia non mancano casi dove gli stessi hanno proposto metodi pericolosi per gli utenti, faccio un esempio per tutti: il caso Sony. Come viene spiegato nell'articolo, l'illegittimo che ha scatenato mille accuse è stato "aver incluso all'interno dei CD musicali un malicious software nascosto con l'obiettivo supposto di proteggere i propri interessi e prevenire l'uso e la copia illegale di musica". In pratica "aprendo questi dischi il malicious software è funzionato senza che l'utente sapesse e consentisse", a tutto ciò viene aggiunto un danno effettivo a causa di una seria esposizione a rischi di sicurezza.

Richard Stallman ad una conferenza a Belfort,
fonte: wikimedia commons, autore: Thomas Bresson.
E` interessante il pensiero di Richard Stallman, uno dei principali esponenti del movimento del software libero nonché genitore del progetto GNU, riguardo ai DRM. Questo link è ad un ottimo articolo a riguardo.

Due parole riguardo all'efficacia di questi sistemi: per chi non vuole perdere tempo e preferisce sborsare qualche Euro in più può funzionare, ma non ha effetto in generale. Esistono tanti metodi per eludere questi controlli, soprattutto se si parla di tracce audio, e milioni di programmi gratuiti funzionanti, basta fare una ricerca con Google.
Effettivamente il problema imposto da queste protezioni sui files audio e video è facilmente sormontabile, il modo più intuitivo sfrutta l'analog hole, ovvero il passaggio forzato ad "analogico" di tutte le informazioni. I filmati e le canzoni, per essere visti e ascoltati, devono per forza essere tradotti in segnale analogico: a questo punto è possibile registrare una seconda volta, ma in un formato libero. Gli unici difetti di questo metodo sono una perdita di qualità e i tempi relativamente lunghi. Non c'è da stupirsi se legioni di hacker e smanettoni infrangono queste protezioni ogni giorno.

Anche Richard Stallman lo consiglia: per difendersi dai DRM e dalle loro imposizioni il metodo migliore è evitare i contenuti che li contengono. Se per alcune cose non è ragionevole farlo e non abbiamo quasi scelta, per fortuna musica, video e libro hanno valide alternative "libere" da queste restrizioni, propongo una guida che offre una carrellata di link dove ottenere questi contenuti.

Volantino di una manifestazione dei Defective by Design,
autore: Mattl, fonte: wikimedia commons.
Per chi non si limita a fare una lotta "passiva" esiste anche un gruppo che organizza manifestazioni di protesta e altro: Defective by Design.